“Da bambina crepitavo. Da adulta ero una fiamma”.
(Frida Kahlo)
Frida Kahlo nasce il 6 luglio del 1907 a Città del Messico e amava definirsi una “figlia della rivoluzione messicana”.
Intensa e talentuosa il suo destino è stato segnato da un incidente che le cambiò la vita ma che non le impedì di essere l’artista straordinaria che è stata.
Si tratta di intensi ritratti fotografici risalenti all’inizio degli anni quaranta, quando Frida Kahlo , dopo la permanenza negli Stati Uniti, rientrata in Messico, era all’apice del successo tanto che il padre del surrealismo Andrè Breton le aveva proposto una mostra a Parigi.
Testimone di questo intenso periodo di rinascita e di successo è il fotoreporter colombiano Leo Matiz, (1917-1998), una vera e propria leggenda della fotografia del XX secolo, nato a Aracataca, la magica Macondo di Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez.
Leo Matiz fu un caricaturista, pittore, gallerista, editore e attore considerato uno dei più grandi fotografi del novecento.
Nei ritratti che Matiz fece a Frida traspare la fierezza dello sguardo di Frida, una donna forte , talentuosa ed emancipata che ha sempre portato avanti il suo desiderio di lavorare, dipingere e di essere un artista , nonostante il terribile incidente , i numerosi aborti, i continui tradimenti di Rivera.
Una donna che urla libertà ed autonomia , un’icona del novecento che ha tanto da insegnare alle donne.
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